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L'Illustre Concittadino Alfonso Giorgi

Alfonso Giorgi (1824-1889)

Archeologo e Amministratore

Ferentinate

    Ferentino da visitare 

 

   La città di Ferentino è situata su una collina a 393 metri s.l.m. da dove si domina la Valle del Sacco. Di origini sicuramente Volsca è conquistata dai romani intorno al 400 a.C. che la donarono agli Ernici, dei quali, inizialmente, ne seguì le sorti. Ritornata successivamente sotto il dominio romano nell’ultimo secolo della Repubblica nell’età imperiale la città visse momenti di pace e prosperità. 

   Sulla cinta muraria esterna, lunga oltre due chilometri, si aprono ben sei porte principali: S. Agata, Sanguinaria, S. Maria o Maggiore, S. Croce, Montana e S. Francesco.

   All’interno della cinta suddetta, si trovano le mura dell’Acropoli, il cui perimetro è pari a 550 metri. Tra le due cinte murarie si ergono dei terrazzamenti in opera poligonale, detti Ieroni, in corrispondenza, e a difesa, delle tre porte più importanti della città: Porta S. Agata, Porta Maggiore e Porta Montana.

   Percorso interessante è quello di Via Pio IX, un tratto esterno alle mura tra Porta S. Agata e la Sanguinaria, che prosegue poi verso Porta Maggiore. In questo tratto si può ammirare la Posterula, oggi chiusa, sicuramente anteriore alla porta romana di S. Agata e la stupenda Porta Pentagonale.

   Le chiese di Ferentino sono molte e di epoche diverse. Sicuramente la più antica è quella dedicata a S. Lucia (VI secolo). Questa è collocata sopra l’oratorio di S. Biagio, inserito nel contesto delle strutture termali dell’antico mitreo di Flavia Domitilla, moglie di Vespasiano e madre di Tito e Domiziano. .La chiesa è adiacente al Teatro Romano risalente al I secolo d.C.

   Splendido esempio di stile gotico-cistercense è la chiesa di S. Maria Maggiore, prima cattedrale di Ferentino. Qui la presenza di una costruzione adibita a culto risale ad epoca paleocristiana; la primitiva chiesa, dedicata alla S.S. Trinità, ha conosciuto una seconda fase costruttiva ad opera dei monaci cistercensi nel corso del secolo XIII.

   La chiesa Cattedrale, dedicata ai S.S. Giovanni e Paolo, sita sulla sommità dell’acropoli, fu consacrata nel 1108. Gli interni sono arricchiti dai mosaici dei maestri Cosmati romani del 1200 e da ammirare sono sicuramente il Ciborio del sec. XIII, opera del maestro romano Drudus de Trivio, la colonna tortile del cero pasquale, attribuita al Vassalletto e un quadro della Madonna del Parto, opera attribuita al pittore fiorentino del ‘600, Carlo Dolci.

 

   La chiesa di S. Francesco, splendido esempio di epoca romanica, è di epoca benedettina. Dal 1256 fu ceduta ai Frati Minori Francescani; dell’antica costruzione rimane la facciata con lo stupendo rosone decorato da colonne tortili e lisce e la Torre campanaria a più ordini.

   Attiguo alla chiesa si erge l’ex Convento dedicato a Martino Filetico, celebre umanista e mecenate del 1400. Ferentinate di adozione, incrementò le scuole di ogni ordine e grado con un suo cospicuo lascito. Tale attività culturale fu continuata e sorretta fino al 1600 dai suoi eredi nell’antica sede nel palazzo di Vicolo Raonio, angolo Via Consolare, oggi Palazzo Giorgi-Roffi Isabelli. Dopo tale data, il Priore, Abate Nicola Raoni, trasferì la Scuola nei locali, sicuramente più ampi, dell’attuale Palazzo Martino Filetico di Piazza S. Francesco.

   Degne di menzione e di visita sono le chiese di S. Valentino con la stupenda abside, la chiesa di S. Pancrazio dell’XI secolo, la chiesa di S. Ippolito, di S. Maria dei Cavalieri Gaudenti e quella di S. Giovanni Evangelista.

   Alla maestosità degli antichi monumenti si affianca l’imponenza di costruzioni realizzate in periodi a noi più vicini: i palazzi appartenuti a nobili casate. Nonostante alcuni di loro siano ben conservati (grazie all’interessamento e alla sensibilità dei proprietari) altri hanno subito ben altri destini, vittime del tempo e dell’incuria dell’uomo.

Mappa Turistica

| Mappa Turistica |

 

   Quasi tutti si trovano sul tracciato della Via Consolare, la strada principale della città, che la taglia letteralmente in due da Porta S. Agata a Porta Montana. Proprio sulla porta S. Agata, sicuramente un ex sito militare a difesa della porta sulla Via Latina, si trova il Palazzo Lucaccini (sec. XIX).

 

   Proseguendo si trova il Palazzo Borgia (sec. XVII), residenza del Vescovo Fabrizio, il Palazzo Lolli-Miccinelli (sec. XVIII), di famiglia imparentata con Papa Pecci, Leone XIII, ed il Palazzo De Andreis (sec. XV) sulla cui facciata si possono ancora ammirare le tracce di antiche botteghe medioevali. Alzando lo sguardo notiamo un balcone costituito da due finestroni con archi romani a tutto sesto, con quattro eleganti colonnine sormontate da capitelli. Sulla ringhiera è ancora visibile lo stemma nobiliare della famiglia.

 

   Successivamente si incontrano il Palazzo Bellà, ora Gabrielli e il nobilissimo Palazzo Filonardi-Tibaldeschi, ora Scala-De Simone, purtroppo duramente colpiti dal bombardamento dell’ultima guerra mondiale. Sulla Piazza Mazzini, prima della guerra la piazza principale sede del Comune, si ergono il Palazzo Consolare, originario del XII secolo, con la stupenda loggetta costituita da tre bifore, una incorniciata in un arco arabesco e due in archi romanici.

   Di origine duecentesca è la Torre Guelfa che affianca il palazzo dell’ex Comune. Sulla stessa piazza altri tre caseggiati hanno visto la storia della città: Palazzo Roffi Isabelli (da non confondersi con il nostro), il Palazzo Nolli-Avanzi e quello del Governatore.

   Proseguendo sulla stessa strada notiamo il Palazzo Pace ed il Palazzetto Medioevale del XII secolo. Subito dopo, il Palazzo Giorgi-Roffi Isabelli del secolo XVI. Al suo interno si conservano decorazioni neoclassiche nella Galleria degli Dei e nel Salotto di Bacco e Cerere. Notevole la collezione epigrafica di Alfonso Giorgi, illustre ferentinate del XIX secolo, dotto cultore di archeologia e valente amministratore civico. La collezione è una delle tre attualmente censite in Ferentino, assieme a quelle del Vescovado e del Comune.

   Altro esempio di palazzo storico e quello dei Montelongo (sec. XIII), ora proprietà Cappucci, sulla cui facciata si notano vari stemmi delle famiglie succedutesi nel corso dei secoli.

   Attigui, sullo stesso lato della strada, si ammirano il Palazzo del Capitolo della Cattedrale (ormai dismesso), il Palazzo Pagamici (sec. XVIII), il Palazzo di Innocenzo III, dimora del sommo pontefice nei suoi soggiorni in Ferentino tra il 1203 e il 1215, ed il Palazzo dei Cavalieri Gaudenti del XIII secolo. Questi presenta, sul lato prospiciente la Via Consolare, quattro archi (oggi tamponati) sormontati da una cornice marcapiano su cui poggiano tre bifore. Sul lato verso la piazza omonima segue la medesima tipologia costruttiva, con un arco sormontato da una bifora.

   In ultimo, prima della Porta Montana, è ancora visibile uno dei palazzi di città della nobile famiglia Tani, (sec. XV). Un altro, sicuramente più maestoso, passato agli eredi Fioravanti-Accoramboni, troneggia sulle mura ciclopiche della stessa porta. La residenza di campagna ancora è visibile, fuori le mura a circa 600 metri, sulla collina di S. Leonardo: la cosiddetta Villa Tani del secolo XVI.

   La città conserva ancora un meraviglioso Mercato Romano Coperto ascrivibile al periodo sillano (138-78 a.C.). Si tratta di una struttura adibita alla conservazione di prodotti agro-alimentari e di scambio commerciale. Metà della detta area è riservata alla Sala, l’altra metà alle cinque botteghe.

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